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lunedì 25 maggio 2009

MagSafe, molto Mag e poco Safe

Dopo un bel po' di tempo, torno con una notizia molto particolare, anche se non e' proprio una novita' :)
Gia' nel lontano giugno del 2007 (link) avevo riportato la notizia di un MacBook alquanto "caliente"..... ora, aime', la storia si ripete.
Ovvio che una casa seria come la Apple non ripete mai due volte lo stesso errore, infatti stavolta sotto accusa non sono le batterie, bensi' un particolare molto piu' piccolo..... il fantomatico connettore MagSafe.
Per chi fosse allo scuro di tale prodigio della tecnica Apple faro' una breve descrizione.
Il connettore MagSafe e' il connettore (scusate la ripetizione) che connette il MacBook con l'alimentatore, ovvero quel piccolo parallelepipedo che si puo' notare alla fine del filo dell'alimentatore e che va' "aggianciato" sul portatile. La caratteristica che permette a questo connettore di distinguersi dagli altri e' quella di essere magnetico, ovvero di "stare attaccato" al computer attraverso un piccolo magnete.
Sembra strano, ma il principio e' molto semplice e non c'e' niente di magico. All'interno del computer, in corrispondenza dell'attacco, c'e' una piccola calamitina, e lo stesso vale per il connettore. Quando queste due calamitine vengono avvicinate si attraggono tenendo il connettore attaccato al computer.Domanda che puo' venire spontanea..... perche' tutto sto' casino per un connettore?? La risposta e' molto semplice. Nel caso che il cavo dell'alimentatore venga accidentalmente tirato con violenza (a chi non e' successo almeno una volta???) il connettore automaticamente si scolleghera' evitando che il portatile, tirato dal cavo, cada o si danneggi.
Na' gran ficata, no??? Un vero colpo di genio che caratterizza i MacBook gia' da un po' di tempo.....
Visto che adesso sapete di cosa si tratta passero' a raccontare l'accaduto, ma tenete sempre in mente che il 99% dei problemi di un PC viene provocato dall'incuria e incapacita' dell'utente..... lo 0.9% e' colpa dell'Apple :D :D. Personalmente un questo caso credo ci troviamo di fronte a quel 0.1% causato una un concorso di colpa di Apple e dell'utente. Infatti gli utenti MacBook piu' svogliati tendono a rimuovere il cavo dell'alimentatore tirandolo dal cavo, cosa che ovviamente sollecita in modo non indifferente la struttura del connettore che, a quanto pare dall'accaduto, e' tutt'altro che robusto.
Come per il precedente post, anche in questo caso il misfatto avviene durante la notte (ma perche' sempre di notte??? booohh....). Un certo Ken Brinkman, proprietario di un MacBook nuovo moldello, quello in alluminio per intenderci, e' stato svegliato nel cuore della notte da un forte odore acre di plastica bruciata. Allarmato della situazione, Ken si e' velocemente reso conto che a "fumare" era il suo MacBook, ed in particolare il suddetto connettore. Cercando di sconnetterlo dal PC Ken si e' pure ustionato (questo lo dice lui, ma scommetto che l'ha tolto tirando il filo, come sempre probabilmente :P ).
Risultato: un MacBook da buttare, anche se devo dire che l'effetto flambe' sull'alluminio del telaio gli dona.
Come nel caso precedente, anche qui sono disponibili delle foto della vittima subito dopo l'accaduto.....

Fonte per le foto: tuaw

venerdì 20 luglio 2007

Linus Torvalds si affida a Fedora 7

Durante una recente intervista, in risposta alla fatidica domanda

Una curiosità: Qual è la tua distribuzione preferita? Quella più sicura?

Linus Torvalds (per chi non lo sapesse è il creatore di Linux, cioè del kernel su cui si basano tutte le distribuzioni) ha dato una risposta che può far molto felici i fortunati utilizzatori di Fedora. Per riassumere questo è quanto detto

Non mi preoccupo molto della distribuzione, ho cambiato varie distribuzioni negli anni, e per me la cosa più importante è che siano facili da installare e aggiornare, e che mi permettano di occuparmi del solo aspetto che mi interessa: il kernel ....
Al momento sembra che la maggior parte delle mie macchine si affidi a Fedora 7.

Per approfondire potete leggere uno spezzone più lungo dell'intervista a QUESTO indirizzo.

lunedì 16 luglio 2007

Linux in politica: avrà successo ?!?

Cose del genere non si sentono spesso, specie qua in Italia, quindi credo meriti una menzione. Come si può leggere in questo articolo apparso su Republica dell'11 luglio 2007 (articolo completo QUI) anche la politica comincia a muovere i primi passi verso il software open-source, cominciando dall'adozione di Linux come sistema operativo (anche se opzionale).

Sono all'incirca tremila e 500 i computer attivi alla Camera e ognuno costa almeno 900 euro per le licenze di Office, l'insieme dei programmi che servono per la produttività dell'ufficio

Questo credo sia il passaggio che più fa capire cosa può comportare una scelta del genere. L'avranno capito che Linux rappresenta un modo per risparmiare quella "marea" di soldi che vengono letteralmente buttati per l'acquisto di licenze Microsoft ??
Mah, solo il tempo saprà dirlo.....

mercoledì 4 luglio 2007

Rilasciata la GPL 3

...''Un aggiornamento necessario anche per fronteggiare situazioni scomode derivanti dai brevetti''...
La Free Software Foundation (FSF)ha rilasciato la tanto attesa terza versione della GNU General Public License (GNU GPL), la licenza open source piu' nota al mondo.
''Dalla fondazione del movimento del software libero, oltre 23 anni fa, la comunita' ha sviluppato migliaia di software utili nel pieno rispetto della liberta' degli utenti. L'uso della GNU GPL permette a ogni utente la liberta' di utilizzare, studiare, adattare, migliorare e redistribuire il programma'' ha affermato il presidente e fondatore della FSF Richard Stallman.
La terza versione della GNU GPL rafforza questi diritti, assicurandosi che gli utenti possano modificare il software libero sui propri device, e garantendo la licenza a ogni utilizzatore. La nuova versione della licenza migliora la compatibilita' con altre licenze open e si adegua agli standard internazionali.
Potete visitare questa pagina per vedere tutto quello che c'e' da sapere sulla nuova GNU GPL 3.

Fonte: Linux Valley

mercoledì 27 giugno 2007

Linux Foundation presenta Driver Development Kit

I problemi legati all'installazione di driver per stampanti in GNU/Linux potrebbero essere presto relegati al passato grazie ad una nuova iniziativa della Linux Foundation che, proprio in questi giorni, ha presentato un kit per lo sviluppo unificato di questo tipo di driver, con lo scopo di agevolare il lavoro dei produttori e garantire una migliore user experience.
Il Driver Development Kit ( DDK ) include tutti gli strumenti necessari alle aziende produttrici per creare un driver che sia installabile su tutte le distribuzioni LSB-compliant, senza la necessità di creare versioni modificate per ogni variante di GNU/Linux; Linux Foundation ha assicurato la presenza di LSB DDK nelle roadmap delle maggiori distribuzioni, che potranno avvantaggiarsi anche delle API web del progetto OpenPrinting per scaricare il driver più adatto nel caso questo non fosse disponibile in locale.

Fonte: OSSblog.it

lunedì 25 giugno 2007

Dell: niente Linux per le PMI

Dopo aver destato clamore per la scelta di Linux Ubuntu, Dell ha deciso di vendere alle PMI (Piccole Medie Imprese) i suoi PC "nudi", senza alcun sistema operativo pre-installato.
Ecco la nuova politica di Dell. Dopo aver stupito tutti per la scelta di un sistema operativo open source, la società di Michael Dell aggiunge una clausola non da poco: niente Linux per le PMI.
Le aziende che acquisteranno i nuovi PC di Dell si troveranno fra le mani esclusivamente l'hardware, senza alcun sistema operativo pre-installato dal produttore. La strategia sembra indirizzata a un netto abbattimento dei costi, sia per Dell che per i suoi clienti.
Questi ultimi potranno infatti avere computer a cifre che sfiorano i 250 dollari, avendo poi la libertà di installarvi il sistema operativo preferito. Dovessero scegliere proprio Linux Ubuntu, o una qualsiasi altra distribuzione open source gratuita, i costi non cambierebbero di un centesimo.
Nel caso in cui dovessero optare per un sistema a pagamento come Windows, saranno liberi di farlo. Dovranno pagare la licenza e potranno così godere del relativo supporto tecnico. Perché è proprio qui che Dell intende risparmiare. Benché sia ovviamente assicurato il supporto per l'hardware, Dell intende lavarsi le mani per quanto riguarda il software.
Ubuntu potrebbe creare qualche grattacapo agli utenti meno smaliziati, soprattutto per quanto riguarda l'installazione di nuove periferiche, e a Round Rock non vogliono essere tempestati da richieste d'aiuto. Questa eventualità sarà quindi del tutto eliminata nel caso delle PMI, ma anche per gli utenti consumer la politica di Dell prevede l'outsourcing del supporto.
Chi non è abbastanza esperto o non ha dimestichezza con il sistema operativo open source avrà diverse opzioni per chiedere aiuto: forum gestiti dalla community di Linux, siti web dedicati o un più tradizionale supporto tecnico a pagamento. A fornirlo non sarà però Dell ma Canonical, la società creatrice di Ubuntu che, in base al tipo di abbonamento, seguirà gli utenti nei primi 30 giorni dall'acquisto o per un anno intero.

Fonte: PMI.it

venerdì 22 giugno 2007

Il PC-Linux "venezuelano"

Come sappiamo Dell con molto coraggio (anche se scegliendo la distribuzione a mio avviso sbagliata :-P) ha intrapreso la strada per la produzione di computer che "montano" Linux sin dalla nascita.
Ora anche il Venezuela intraprende la stessa strada presentando ufficialmente la sua linea di PC con sistema operativo Linux. Le notizia è di quelle grosse visto che l'annuncio è stato dato dalle stesso presidente Hugo Chavez, che inoltre ha fornito anche informazioni su allestimenti, prezzi e obiettivi dell'iniziativa.
Inizialmente la linea sarà composta di quattro modelli, prodotti dalla società Bolivarian Computers, cioè tre modelli desktop, equipaggiati con processori Intel Pentium IV da 1.5 a 3GHz, e un solo notebook che però monterà una CPU Intel Core 2 Duo da 2GHz. Le caratteristiche tecniche quindi non sono per niente male, soprattutto considerando che i prezzi partiranno da circa 860 bolivar (298 euro circa) per il modello base, per arrivare ai 3mila bolivar (circa 1000 euro) per i modelli più accessoriati.
"Il prezzo di prodotti analoghi di altri marchi è di 930 dollari statunitensi, e il prezzo del nostro computer è di 690: circa il 40% in meno" ha spiegato il presidente Chavez: "Ma in aggiunta viene fornito con software open source e con tre anni di garanzia, contro il solo anno offerto dagli altri".
Quindi i PC Linux avanzano: la fabbrica che li produrrà è stata realizzata nella penisola di Paraguana, nel distretto di Falcon. Costata 17 miliardi di bolivar (circa 6 milioni di euro) dovrebbe essere in grado di produrre per quest'anno oltre 80mila unità, 100mila nel 2008 e 150mila tra PC e notebook/annui entro il 2009.
Le autorità non nascondono l'aspirazione di riuscire ad esportare le proprie macchine (e magari anche Linux) in tutti i paesi sudamericani. Ma mi sà che per vederli qua in Italia.....
Questo è l'ennesimo esempio di come il Linux, con i suoi vantaggi (e sono molti), attrae sempre più l'interesse delle persone. Specie se stiamo parlando di Fedora, che dovette ammetterlo...... graficamente non ha pari...... e non solo graficamente.

mercoledì 13 giugno 2007

Il pc a 190 dollari di Asus basato su Linux

Durante il Computex Asus ha annunciato la nascita di un nuovo portatile, chiamato EEE PC, dalle caratterististiche e dal prezzo decisamente interessanti.
Il piccolo computer è dotato di uno schermo da 7" (è piccolo ma cosa si può chiedere di più a questo prezzo??), il peso è di circa 890 grammi e le dimensioni sono 225x165x21-25 mm.
I microprocessori che saranno utilizzati si pensa siano basati su Tolopai, cioè un processore Pentium M SoC (system-on-chip) della Intel. La frequenza del clock varierebbe tra i 600 e i 1200 MHz.
La RAM non scarseggia, visto che si ipotizzano 512 MB DDR2-400.
Altre caratteristiche hardware sono:
- GPU, cioè una Grafic Processing Unit;
- memoria esterna con storage controller;
- USB;
- Ethernet 10/100;
- modem 56 kb/s;
- WiFi 802.11 b/g;
- uscite audio;
Eventualmente come optional è disponibile una webcam da 3 MegaPixel e gli altoparlanti.
La capacità della batteria è di 5200 mAh, con un'autonomia di circa 3 ore.
Come dotazione software, oltre che ad una distribuzione Linux (non ancora precisata), sarà presente Firefox e una suite per ufficio. Eventualmente è possibile installare Windows XP, ma il prezzo salirebbe a 300 dollari.
Non male per 190 dollari, che tradotti in sono circa 143 euro, no?? Chissà se in Italia avrà lo stesso prezzo?!?!?
Ecco un'altra immagine che può darvi un'idea di quanto bello sia (parere personale!) questo gioiellino



Le informazioni utili per la stesura di questo post sono state reperite presso TuxJournal.net.
Per ulteriori informazioni in merito, e per vedere un altro paio di immagini, ci si può recare QUI. Volendo invece assistere ad una "interessante" presentazione in flash (è un pò lunga da caricare, e decisamente, scusate il termine, un pò pallosa, sarà colpa dell'odiosa musichetta) che vi permetterà più che altro di rendervi conto delle reali dimensioni dell'oggettino in causa. L'indirizzo è QUESTO.

lunedì 11 giugno 2007

MacBook da fuoco e fiamme!!

Dal titolo sembra un comlpimentone per le performance tecniche dei portatili della "mela mordicchiata". Effettivamente le dotazioni tecniche di cui sono dotati, soprattutto i nuovissimi processori Intel Dual Core 2 da 2.16 GHz, li piazzano tra i migliori, ma........ l'inghippo è sempre in agguato. Il problema è che non stiamo parlando di qualche diffettuccio come potrebbe essere la tastiera che si inceppa o lo schermo con qualche pixel bruciato, ma delle famigerate batterie agli ioni di litio.
Circa un anno fà già Dell, e in parte anche la stessa Apple, erano incorse in una campagna di richiamo per difetti riguardanti le suddette batterie. Il problema consisteva in una "fusione" della batteria che si surriscaldava durante il funzionamento. Alla Dell era andata molto male, visto che a causa di un suo portatile aveva preso fuoco una casa, ma ora la Apple non è da meno.
Tutto comincia nel Giugno 2006 quando un utente di MacTalk Forum, il forum australiano dedicato alla Apple, diventa proprietario di un MacBook. Pochi mesi dopo l'acquisto, circa fine 2006, se lo vede letteralmente divorato dalle fiamme. Secondo quanto riferito dallo stesso utente, la sua battera non era compresa nella capagna di richiamo effettuata da Apple.
Questa in breve la storia.

" 3.00 del mattino. Matty stà dormendo nella sua stanza, quando ad un tratto sente un sibilo simile a quello del vapore attraverso una valvola. Il cane comincia ad abbaiare e scatta l'allarme anti incendio. In un angolo, dal suo MacBook lasciato a caricare durante la notte, si alzano le fiamme!!!"

In realtà nelle settimane precedenti il computer aveva dato qualche segnale del malfunzionamento, ma il proprietario è stato costretto, per motivi di lavoro, a rimandare la visitina che aveva già pensato di fare presso la rete di assistenza.
Questa è una traduzione di quanto detto dal protagonista in QUESTA PAGINA:

"Ho notato durante le tre settimane precedenti l'esplosione che la durata della batteria si era ridotta notevolmente. Nell'ultimo periodo, infatti, l'autonomia del mio MacBook si era assestata intorno ad un'ora o al massimo un'ora e mezza di durata, rispetto alle tre ore registrate, con un funzionamento normale, pochi giorni dopo l'acquisto", ha dichiarato Matty, che poi continua aggiungendo "Inoltre ho notato, almeno un paio di volte, che l'icona della batteria mostrava una X, avvisandomi di un basso livello della carica, che semplicemente riavviando tornava normale. Avevo anche osservato, soprattutto negli ultimi giorni, un livello di carica della batteria che oscillava tra il 99% e il 100%, nonostante avessi provveduto ad un ciclo completo di ricarica della batteria."
"Puzza di plastica bruciata. La batteria si è gonfiata e ha deformato il comparto di alloggiamento. Il Macbook è fuso nella sua parte inferiore, ed in alcuni tratti risulta addirittura carbonizzato. La barra spaziatrice è fusa, sciolta. Lo schermo è stato danneggiato poco, ma le immagini si commentano da sole."

Per chi volesse vedere delle immagini del "disastro" può dare un occhio a queste: Foto 1, Foto 2, Foto 3, Foto 4.
Per chi invece fosse interessato a cosa sapere cosa accade quando esplode la batteria di un portatile può vedere il video di un esperimento condotto in laboratorio. La batteria viene messa sotto stress come avverrebbe in caso di surriscaldamento. Preparatevi al colpo e cliccate QUI. (V.M. 18 anni).

mercoledì 6 giugno 2007

Le distro sono donne??

Vabbè, questo è il secondo post dedicato all'argomento e penso anche l'ultimo. Se continuo a seguire questa via il blog cambia decisamente di argomento.
Siccome in questo periodo non ho tempo di installare Fedora 7, e in più pensavo di fare qualcosa molto in grande, per colmare il vuoto richiamo l'argomento trattato in precedenza.
Nessuna foto stavolta, ma solo una descrizione. Fate voi su quanto ricalchi la realtà, anche se secondo me "mediocre" è l'aggettivo più errato che si possa attribuire a Moonshine.
Comunque QUI potete trovare questo ennesimo tentativo di attribuire le distribuzioni Linux al gentil sesso.
Come al solito richiamo la descrizione di Fedora:

Fedora: Laura, la ragazza della porta accanto

E' un tipo abbastanza normale, e lo sa, ma ci tiene a sembrare speciale. Come bellezza non è niente di eccezionale, ma si trucca bene. In apparenza è bionda ma molti la ricordano qualche anno fa al liceo, quando era bruna, non molto alta e anche un po' grassottella. Ma da allora si è sottoposta ad una dieta ferrea, si è tinta i capelli e porta i tacchi alti.

E' assolutamente una maniaca del look. Qualche anno fa ha scelto il suo look, una variante del casual tendente al serio-ma-non-troppo, e si attiene rigorosamente a quello. Qualche che sia l'occasione (laurea di amici, matrimonio o perfino funerale di qualche nonno della comitiva) si veste sempre e comuque allo stesso modo.

Al primo impatto ti sembra bella e simpatica, ed è molto facile cominciare a parlare con lei. Dopo un po' ti rendi conto che è assolutamente convenzionale e anche abbastanza conformista, e che ci tiene moltissimo a piacere a quanti più possibile, indistintamente. Per questo motivo non si crea troppi problemi a essere anche un po' mediocre.

Comunque riesce ad avere successo in gruppo, e tutto sommato piace a molti ragazzi proprio per questi motivo. La sua comitiva è sempre la più grande e lei è abile in qualche modo a influenzarla. La sorella maggiore ha subodorato l'affare e ha aperto un pub. E lei, senza farsi troppo scrupoli, riesce sempre a portare la comitiva al pub di sua sorella, anzi ha fatto in modo che sia diventato un punto d'incontro. Per questo motivo, sta facendo fare affari d'oro alla sua famiglia.

lunedì 4 giugno 2007

Distribuzioni come donne??

C'e' chi ha trovato il modo di associare ad ogni distribuzione Linux una tipologia di donna, descrivendone attentamente le caratteristiche. Non staro' a ripeterle tutte (anche perche' occuperebbe troppo spazio e l'argomento esulerebbe dagli scopi del sito) ma credo che la descrizione di Fedora meriti una piccola menzione. Sottolineo che quanto riportato di seguito e' un semplice copia-incolla del sito originale che potete raggiungere cliccando QUI.

Fedora

fedora

Sembra una modella, magra alta e snella, vestita sempre Dolce&Gabbana, abiti fatti su misura in tonalità di azzurro, quando la incontrate per strada dovete guardarla, dovete seguirla con lo sguardo finché sculettando non sparisce all’orizzonte. Ma non vi lascia soli, la sua immagine continua ad apparirvi avanti agli occhi, la vostra mente non riesce a pensare ad altro e se avete la fortuna di conoscerla, parlandoci vi accorgerete che la sua passione più grande è la moda, penserete quasi che sia superficiale, una delle tante donne belle&cretine, ma sta a voi tirarle fuori il suo lato migliore ed allora capirete che Fedora non è solo apparenza ma anche sostanza. Ah … dimenticavo a letto vi farà impazzire!

venerdì 1 giugno 2007

Fedora 7: cosa ne pensano gli utenti di Ubuntu?

Sul sito ufficiale italiano di Ubuntu, cioè ubuntu-it.org, per la precisione nella sezione forum, è stata aperta una piccola discussione riguardante il rilascio di Fedora 7 (il link è questo).
Molti pareri su Moonshine sono positivi, specie a riguardo della bellezza grafica e della facilità con cui è possibile installare particolari programmi (ad esempio Compiz) che su Ubuntu richiedono qualche sforzo in più.
Viene però sollevato il problema della velocità, visto che, a sentire quelli che hanno provato entrambe, Ubuntu (o più in generale Debian) è superiore rispetto a Fedora. Quindi alcuni utenti non sarebbero disposti a passare a Fedora a causa della velocità limitata dei loro computer (io ho un Athlon 2000 e non mi sembra che FC6 vada a scatti!!!).
Tirando le somme si potrebbe dire che è una bella sfida ad armi pari, destinata a concludersi con un bel pareggio!
Quindi niente vincitori nè vinti. E poi che senso ha odiarsi per un nome?? Sempre Linux è!!!

mercoledì 30 maggio 2007

Giudizi su Fedora 7

In questo blog potete trovare la classifica dei sistemi operativi (personale) stilata da un blogger. Indovinate un po' chi vince??? Comunque, per consolare gli utenti di Ubuntu, la Feisty Fown viene giudicata al secondo posto.
La classifica la potete trovare qui.
Lasciate pure un giudizio, ma secondo me sembra molto ben fatta, e ve lo dice uno che non e' di parte (???).