sabato 6 ottobre 2007

Nodoka, il nuovo look di Gnome

L'avvento della versione 8 di Fedora è accompagnato dalla comparsa di un nuovo tema per Gnome, chiamato Nodoka.
Anche se il nome può sembrare un pò strano, in realtà il tema risulta essere esteticamente molto semplice e pulito, e soprattutto molto razionale e fruibile.
Per un'anteprima della grafica



Gli obbiettivi che si erano posti gli sviluppatori erano

- Create a complete set of fedora theme (excluding wallpaper, which is release dependent) that would look consistent throughout whole desktop and would include echo icon set
- Create a theme that is nice, not attracting too much attention to itself, rather calms than enrages, and that is focused on usability as well
- Use classical fedora blue as an basic color, build the theme around it, but not "overblueize" it
- Make use of soft gradients, not make too hard color transitions

Per maggiori informazioni, o se siete ansiosi di installare Nodoka prima dell'uscita di Fedora 8, potete andare QUI.

sabato 21 luglio 2007

Guardare un DVD con Fedora 7

Essere in grado di leggere un DVD video è ormai una capacità irrinunciabile per un sistema operativo. Con Fedora viene fornito "di serie" il lettore Totem, che però per il momento non supporta ancora la riproduzione di tali supporti.
Il player più famoso, e probabilmente il più efficace, è senza ombra di dubbio Xine Multimedia Player.
Per l'installazione ci dobbiamo rivolgere al repository livna. Per chi non ha caricato tale repository vi consiglio di leggere QUESTO post apparso tempo fà su questo stesso blog.
A tempo della creazione del file livna.repo l'opzione enable era stata messa a 0 per disabilitarne il funzionamento. Questo per impedire che possano avvenire conflitti con i repository RPMS.
Adesso è venuto il momento di abilitarlo.
Il comando per installare Xine è

sudo yum --enablerepo=livna install xine xine-lib xine-skins xine-lib-extras-nonfree libdvdcss

Ora abbiamo Xine. Non ci resta che configurarlo in modo che all'inserimento di un DVD non si avvii Totem ma bensì Xine. (Se il vostro browser dovesse visualizzare la seguente linea di codice su più righe ricordate di scriverla come un'unico comando sulla console).

gconftool-2 --set /desktop/gnome/volume_manager/autoplay_dvd_command \ 'xine --auto-play --auto-scan dvd' --type='string'

Ora se inseriamo un DVD video nel nostro lettore partirà automaticamente Xine per la riproduzione.


Buona visione a tutti!!

venerdì 20 luglio 2007

Linus Torvalds si affida a Fedora 7

Durante una recente intervista, in risposta alla fatidica domanda

Una curiosità: Qual è la tua distribuzione preferita? Quella più sicura?

Linus Torvalds (per chi non lo sapesse è il creatore di Linux, cioè del kernel su cui si basano tutte le distribuzioni) ha dato una risposta che può far molto felici i fortunati utilizzatori di Fedora. Per riassumere questo è quanto detto

Non mi preoccupo molto della distribuzione, ho cambiato varie distribuzioni negli anni, e per me la cosa più importante è che siano facili da installare e aggiornare, e che mi permettano di occuparmi del solo aspetto che mi interessa: il kernel ....
Al momento sembra che la maggior parte delle mie macchine si affidi a Fedora 7.

Per approfondire potete leggere uno spezzone più lungo dell'intervista a QUESTO indirizzo.

lunedì 16 luglio 2007

Linux in politica: avrà successo ?!?

Cose del genere non si sentono spesso, specie qua in Italia, quindi credo meriti una menzione. Come si può leggere in questo articolo apparso su Republica dell'11 luglio 2007 (articolo completo QUI) anche la politica comincia a muovere i primi passi verso il software open-source, cominciando dall'adozione di Linux come sistema operativo (anche se opzionale).

Sono all'incirca tremila e 500 i computer attivi alla Camera e ognuno costa almeno 900 euro per le licenze di Office, l'insieme dei programmi che servono per la produttività dell'ufficio

Questo credo sia il passaggio che più fa capire cosa può comportare una scelta del genere. L'avranno capito che Linux rappresenta un modo per risparmiare quella "marea" di soldi che vengono letteralmente buttati per l'acquisto di licenze Microsoft ??
Mah, solo il tempo saprà dirlo.....

giovedì 12 luglio 2007

Qual'è la vostra architettura?

Vi siete mai chiesti su che anchitettura è basato il vostro microprocessore? Oppure l'architettura del vostro PC? Per queste ed altre informazioni torna utile il comando uname, che permette di sapere alcune cose fondamentali.
Le possibili opzioni sono:
  1. uname -s (--kernel-name)
  2. uname -n (--nodename)
  3. uname -r (--kernel-release)
  4. uname -v (--kernel-version)
  5. uname -m (--machine)
  6. uname -p (--processor)
  7. uname -i (--hardware-platform)
  8. uname -o (--operating-system)
Che corrispondono a
  1. il nome del kernel;
  2. il nome dell'host della rete a cui siamo collegati, sempre che ne esista una;
  3. la release del kernel;
  4. la versione del kernel (i dati relativi al rilascio);
  5. architettura del microprocessore;
  6. tipologia del processore (es. athlon);
  7. piattaforma hardware;
  8. nome del sistema operativo (GNU/Linux).
Per chi non ha pazienza basta scrivere

uname -a (--all)

per ricevere tutte le informazioni in contemporanea.

mercoledì 11 luglio 2007

Installare Internet Explorer

Questa è una piccola guida per le persone che si sono trovate di fronte a problemi di incompatibilità tra il proprio browser web e il sito che si stà visitando. Vi sarà di certo capitato, mentre state navigando in santa pace con Firefox (ma anche Mozilla, Opera, Konqueror, ecc.) di imbattervi nella scritta "il servizio è compatibile solo con Microsoft Internet Explorer...".
Stesso problema si pone se sviluppate applicazioni per il web, per svago ma anche per lavoro, e dovete provare la compatibilità della vostra creazione con i maggiori browser web. Inutile negare che IE sia il più utilizzato browser al mondo.
La soluzione a questi problemi non è indolore, infatti siamo costretti a "sporcare" il nostro Linux installandoci dentro Internet Explorer. Se questo proprio non vi và giù.... non sò come aiutarvi!!
Per poter installare IE su Fedora 7, essendo un programma creato per Windows, abbiamo bisogno di qualche programmino aggiuntivo. Quindi entriamo nella console e scriviamo

sudo yum -y install wine cabextract

Dopo di chè passiamo all'installazione effettiva di IE. Per comodità utilizziamo gli scripts che possiamo scaricare da IEs4Linux. Ora concentriamoci sul file che abbiamo scaricato dal link precedente.
Al momento della stesura di questa guida la versione più aggiornata è la 2.0.5, quindi tutti i comandi sono riferiti a questa, ma nel caso di altre versioni è sufficiente adeguare il nome del file e della cartella che si ottiene dalla decompressione. Tutto il resto è assolutamente analogo.
Da console dobbiamo recarci nella cartella dove abbiamo salvato il file. Fatto questo dobbiamo utilizzare i seguenti comandi

gtar xzvf ies4linux-2.0.5.tar.gz
cd ies4linux-2.0.5
./ies4linux

All'avvio dello script vi verranno poste delle domande per guidarvi nell'installazione di IE. L'installazione di IE 6 è automatica, ma potrete aggiungere alcune versioni precedenti semplicemente rispondendo y/n (si o no). Come esempio supponiamo di aver risposto yes all'installazione aggiuntiva di IE 5.5 e IE 5. Quindi l'installazione sarà completata con la scritta

IEs 4 Linux installations finished!


To run your IEs, type:
ie6
ie55
ie5

Ci viene indicato cha possiamo disporre di 3 versioni di IE, cioè della 6, della 5.5 e della 5, avviabili rispettivamente con i comandi

ie6
ie55

ie5

martedì 10 luglio 2007

Installare Beryl o Compiz Fusion

Come ormai sappiamo il progetto Beryl, nato da una costola di Compiz, è da un pò di tempo tornato a far parte del suo antenato. Da questo è nato, con molta fantasia, Compiz Fusion.
In CF si possono trovare le solite caratteristiche di Compiz, ma con l'aggiunta degli effetti che caratterizzavano Beryl. Quindi, come dice il nome stesso, i due si sono letteralmente fusi dando origine a qualcosa che in teoria dovrebbe essere spettacolare (non avendolo ancora provato di persona devo usare il condizionale, anche se da alcuni video su Youtube ho potuto osservare che i risultati ottenuti sono notevoli).
Per chi ha installato Fedora 7 i passi per installare uno dei due sono veramente semplici. Personalmente consiglierei l'installazione di Compiz Fusion in quanto Beryl si può definire un "progetto morto" (sempre che qualche eroe non decida di mantenerlo vivo).
Comunque, per ottenere sul proprio computer i fantastici effetti 3D ormai famosi in tutto il mondo (specie a Redmond) è sufficiente avere una scheda video che supporti gli effetti 3D e seguire QUESTA piccola guida.

Buon divertimento.... e che il cubo sia con voi.

mercoledì 4 luglio 2007

Rilasciata la GPL 3

...''Un aggiornamento necessario anche per fronteggiare situazioni scomode derivanti dai brevetti''...
La Free Software Foundation (FSF)ha rilasciato la tanto attesa terza versione della GNU General Public License (GNU GPL), la licenza open source piu' nota al mondo.
''Dalla fondazione del movimento del software libero, oltre 23 anni fa, la comunita' ha sviluppato migliaia di software utili nel pieno rispetto della liberta' degli utenti. L'uso della GNU GPL permette a ogni utente la liberta' di utilizzare, studiare, adattare, migliorare e redistribuire il programma'' ha affermato il presidente e fondatore della FSF Richard Stallman.
La terza versione della GNU GPL rafforza questi diritti, assicurandosi che gli utenti possano modificare il software libero sui propri device, e garantendo la licenza a ogni utilizzatore. La nuova versione della licenza migliora la compatibilita' con altre licenze open e si adegua agli standard internazionali.
Potete visitare questa pagina per vedere tutto quello che c'e' da sapere sulla nuova GNU GPL 3.

Fonte: Linux Valley

mercoledì 27 giugno 2007

Linux Foundation presenta Driver Development Kit

I problemi legati all'installazione di driver per stampanti in GNU/Linux potrebbero essere presto relegati al passato grazie ad una nuova iniziativa della Linux Foundation che, proprio in questi giorni, ha presentato un kit per lo sviluppo unificato di questo tipo di driver, con lo scopo di agevolare il lavoro dei produttori e garantire una migliore user experience.
Il Driver Development Kit ( DDK ) include tutti gli strumenti necessari alle aziende produttrici per creare un driver che sia installabile su tutte le distribuzioni LSB-compliant, senza la necessità di creare versioni modificate per ogni variante di GNU/Linux; Linux Foundation ha assicurato la presenza di LSB DDK nelle roadmap delle maggiori distribuzioni, che potranno avvantaggiarsi anche delle API web del progetto OpenPrinting per scaricare il driver più adatto nel caso questo non fosse disponibile in locale.

Fonte: OSSblog.it

lunedì 25 giugno 2007

Dell: niente Linux per le PMI

Dopo aver destato clamore per la scelta di Linux Ubuntu, Dell ha deciso di vendere alle PMI (Piccole Medie Imprese) i suoi PC "nudi", senza alcun sistema operativo pre-installato.
Ecco la nuova politica di Dell. Dopo aver stupito tutti per la scelta di un sistema operativo open source, la società di Michael Dell aggiunge una clausola non da poco: niente Linux per le PMI.
Le aziende che acquisteranno i nuovi PC di Dell si troveranno fra le mani esclusivamente l'hardware, senza alcun sistema operativo pre-installato dal produttore. La strategia sembra indirizzata a un netto abbattimento dei costi, sia per Dell che per i suoi clienti.
Questi ultimi potranno infatti avere computer a cifre che sfiorano i 250 dollari, avendo poi la libertà di installarvi il sistema operativo preferito. Dovessero scegliere proprio Linux Ubuntu, o una qualsiasi altra distribuzione open source gratuita, i costi non cambierebbero di un centesimo.
Nel caso in cui dovessero optare per un sistema a pagamento come Windows, saranno liberi di farlo. Dovranno pagare la licenza e potranno così godere del relativo supporto tecnico. Perché è proprio qui che Dell intende risparmiare. Benché sia ovviamente assicurato il supporto per l'hardware, Dell intende lavarsi le mani per quanto riguarda il software.
Ubuntu potrebbe creare qualche grattacapo agli utenti meno smaliziati, soprattutto per quanto riguarda l'installazione di nuove periferiche, e a Round Rock non vogliono essere tempestati da richieste d'aiuto. Questa eventualità sarà quindi del tutto eliminata nel caso delle PMI, ma anche per gli utenti consumer la politica di Dell prevede l'outsourcing del supporto.
Chi non è abbastanza esperto o non ha dimestichezza con il sistema operativo open source avrà diverse opzioni per chiedere aiuto: forum gestiti dalla community di Linux, siti web dedicati o un più tradizionale supporto tecnico a pagamento. A fornirlo non sarà però Dell ma Canonical, la società creatrice di Ubuntu che, in base al tipo di abbonamento, seguirà gli utenti nei primi 30 giorni dall'acquisto o per un anno intero.

Fonte: PMI.it

venerdì 22 giugno 2007

Il PC-Linux "venezuelano"

Come sappiamo Dell con molto coraggio (anche se scegliendo la distribuzione a mio avviso sbagliata :-P) ha intrapreso la strada per la produzione di computer che "montano" Linux sin dalla nascita.
Ora anche il Venezuela intraprende la stessa strada presentando ufficialmente la sua linea di PC con sistema operativo Linux. Le notizia è di quelle grosse visto che l'annuncio è stato dato dalle stesso presidente Hugo Chavez, che inoltre ha fornito anche informazioni su allestimenti, prezzi e obiettivi dell'iniziativa.
Inizialmente la linea sarà composta di quattro modelli, prodotti dalla società Bolivarian Computers, cioè tre modelli desktop, equipaggiati con processori Intel Pentium IV da 1.5 a 3GHz, e un solo notebook che però monterà una CPU Intel Core 2 Duo da 2GHz. Le caratteristiche tecniche quindi non sono per niente male, soprattutto considerando che i prezzi partiranno da circa 860 bolivar (298 euro circa) per il modello base, per arrivare ai 3mila bolivar (circa 1000 euro) per i modelli più accessoriati.
"Il prezzo di prodotti analoghi di altri marchi è di 930 dollari statunitensi, e il prezzo del nostro computer è di 690: circa il 40% in meno" ha spiegato il presidente Chavez: "Ma in aggiunta viene fornito con software open source e con tre anni di garanzia, contro il solo anno offerto dagli altri".
Quindi i PC Linux avanzano: la fabbrica che li produrrà è stata realizzata nella penisola di Paraguana, nel distretto di Falcon. Costata 17 miliardi di bolivar (circa 6 milioni di euro) dovrebbe essere in grado di produrre per quest'anno oltre 80mila unità, 100mila nel 2008 e 150mila tra PC e notebook/annui entro il 2009.
Le autorità non nascondono l'aspirazione di riuscire ad esportare le proprie macchine (e magari anche Linux) in tutti i paesi sudamericani. Ma mi sà che per vederli qua in Italia.....
Questo è l'ennesimo esempio di come il Linux, con i suoi vantaggi (e sono molti), attrae sempre più l'interesse delle persone. Specie se stiamo parlando di Fedora, che dovette ammetterlo...... graficamente non ha pari...... e non solo graficamente.

venerdì 15 giugno 2007

Pacchetti RPM installati

Vi siete mai chiesti quanti pacchetti sono caricati nel vostro sistema? Come domanda può essere stupida, ma la risposta riserva molte sorprese.
Sulla mia FC6, per esempio, non c'è caricato niente di speciale, se escudiamo Beryl, Compiz e qualche software aggiunto dopo l'installazione. Quando però ho eseguito il comando che permette di mostrare i pacchetti installati mi sono reso conto che non era tutto ovvio.
Inviando il risultato della console in un file, ho ottenuto che nella mia distribuzione sono installati ben 1133 pacchetti RPM di varia natura ed utilità.
Se anche voi volete fare questo esperimento portatevi nella vostra home (ci siete quando prima del cursore è presente l'intestazione '[login@localhost ~] dove login è il nome del vostro utente)

sudo yum list installed > ./pacchetti.txt

il risultato sarà presente nella vostra home all'interno del file 'pacchetti.txt' leggibile da console con il comando

less ./pacchetti.txt

Se non vi viene riconosciuto il comando sudo significa che non è mai stato configurato. Per farlo conviene riferirsi al post dedicato QUI.

mercoledì 13 giugno 2007

Il pc a 190 dollari di Asus basato su Linux

Durante il Computex Asus ha annunciato la nascita di un nuovo portatile, chiamato EEE PC, dalle caratterististiche e dal prezzo decisamente interessanti.
Il piccolo computer è dotato di uno schermo da 7" (è piccolo ma cosa si può chiedere di più a questo prezzo??), il peso è di circa 890 grammi e le dimensioni sono 225x165x21-25 mm.
I microprocessori che saranno utilizzati si pensa siano basati su Tolopai, cioè un processore Pentium M SoC (system-on-chip) della Intel. La frequenza del clock varierebbe tra i 600 e i 1200 MHz.
La RAM non scarseggia, visto che si ipotizzano 512 MB DDR2-400.
Altre caratteristiche hardware sono:
- GPU, cioè una Grafic Processing Unit;
- memoria esterna con storage controller;
- USB;
- Ethernet 10/100;
- modem 56 kb/s;
- WiFi 802.11 b/g;
- uscite audio;
Eventualmente come optional è disponibile una webcam da 3 MegaPixel e gli altoparlanti.
La capacità della batteria è di 5200 mAh, con un'autonomia di circa 3 ore.
Come dotazione software, oltre che ad una distribuzione Linux (non ancora precisata), sarà presente Firefox e una suite per ufficio. Eventualmente è possibile installare Windows XP, ma il prezzo salirebbe a 300 dollari.
Non male per 190 dollari, che tradotti in sono circa 143 euro, no?? Chissà se in Italia avrà lo stesso prezzo?!?!?
Ecco un'altra immagine che può darvi un'idea di quanto bello sia (parere personale!) questo gioiellino



Le informazioni utili per la stesura di questo post sono state reperite presso TuxJournal.net.
Per ulteriori informazioni in merito, e per vedere un altro paio di immagini, ci si può recare QUI. Volendo invece assistere ad una "interessante" presentazione in flash (è un pò lunga da caricare, e decisamente, scusate il termine, un pò pallosa, sarà colpa dell'odiosa musichetta) che vi permetterà più che altro di rendervi conto delle reali dimensioni dell'oggettino in causa. L'indirizzo è QUESTO.

martedì 12 giugno 2007

Conoscere le caratteristiche tecniche del PC da console

Vi siete mai chiesti come è possibile conoscere le caratteristiche tecniche del vostro PC direttamente da console? Se si, seguite questa piccola guida.
Ricordo che il comando 'cat' serve solo per visualizzare, e non modificare, il contenuto di un file.

Per sapere, ed è sempre utile, la versione del kernel che stiamo utilizzando potete utilizzare il comando
cat /proc/version

Per conoscere le informazioni sul vostro microprocessore
cat /proc/cpuinfo

Per sapere il quantitativo di memoria RAM e i dettagli sul suo utilizzo da parte del sistema
cat /proc/meminfo

Se vi interessa sapere qual'è la vostra scheda audio
/sbin/lspci | grep -i audio

oppure la scheda video
/sbin/lspci | grep -i vga

o la scheda di rete
/sbin/lspci | grep -i eth

Infine, ma questo è per intenditori, potete conoscere i dettagli tecnici dei vostri dischi rigidi IDE semplicemente entrando nella cartella /proc/ide dove troverete una cartella (o due nel caso abbiate più dischi) con nome ide0 (quella sempre presente) e ide1 (quella corrispondente ad un eventuale secondo disco).
Entrando nelle cartella troverete diversi file e cartelle. Le cartelle corrispondono alle partizioni presenti nel disco rigido selezionato, mentre i file corrispondono a delle caratteristiche generali. Ad esempio scrivendo
cat ./channel
avrete il canale della porta dove è collegato il disco.
Entrando nelle cartelle delle partizioni potete ottenere informazioni più raffinate, come ad esempio la geometria della partizione (cat ./geometry) e la capacità (cat ./capacity).

Ricordatevi di NON MODIFICARE in alcun modo questi file. Ogni istruzione è stata verificata su Fedora Core 6, ma è compatibile con Fedora 7.

lunedì 11 giugno 2007

Repository Fedora 7

Installata Fedora 7 è il tempo di aggiungere un pò di repository alla dotazione standard. Per ogni repository che ora installeremo è necessario entrare nella console, impostarsi come amministratore ('su' + invio + password) e seguire alla lettera quanto scritto. Ricordatevi che non deve essere sbagliata neppure una letterina, quindi andateci di copia-incolla. E' più semplice di quato possa sembrare, non allarmatevi!!
Dopo ogni chiamata dell'editor gedit (cioè dovete incollare nella console quanto scritto in grassetto e premere INVIO), dovete copiare all'interno dello spazio bianco quanto riportato in corsivo, e poi premere SALVA. USATE IL COPIA-INCOLLA!!!
Cominciamo:

gedit /etc/yum.repos.d/livna.repo

[livna]
name=Livna for Fedora Core $releasever - $basearch - Base
baseurl= http://rpm.livna.org/fedora/$releasever/$basearch/
enabled=0
gpgcheck=1
gpgkey=file:///etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-livna

gedit /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-livna

-----BEGIN PGP PUBLIC KEY BLOCK-----

Version: GnuPG v1.2.3 (GNU/Linux)

mQGiBD9uKNURBAD9LSuQNt6yzZ4Zvs1eRit7qnEXxptel30kSX5pFT4+e3NwLAr6
Krlw8Ieo7w4o+kaHL1likVLCAZzBnz9X6l5C2LtUcKX772ieRZUnLd93wWRQiRYj
u8QRD5CFS7sgT0xG6KZV1GJ13BjqBb3VRHJXw2lQn9JrQkhzuRF+YItW+wCgpFKN
VMWJQXjSy87RLOELulEA7YEEAOCvbVSB/yfm2VByB9yb3S2OOEDyeQpx75xzW1tK
5paC6qmu6ptCN7MvBOlIPqJtJzk9dxcJIQrOeCkmm4rUhuNIujr+1h+vOwtm158K
IahJMGirDJjXxAKJdAU/OCo6z54TLR9WkiNieZhcMvHNeVwgcmSv5o0lBwzYnsvN
U9JIBACaXi6fQ3yFeoUhCXYQUku9SDKgEnjbNWRn+7LPAVRYIHLTrs8nhZm7eKBA
oUPtam96zhEU8LWkgP9OzgJrFeScaBsuoOStsFHBUALs9y6n274e7ITXOtd/bRZU
2fCV3Jo0MR6Y27tDRMqhEHNfkqFn7aOdQcTTPoDP0Z5pkVVsjbQiTGl2bmEub3Jn
IHJwbXMgPHJwbS1rZXlAbGl2bmEub3JnPohbBBMRAgAbBQI/bijVBgsJCAcDAgMV
AgMDFgIBAh4BAheAAAoJEHEpVEGhCbHsytIAn1FrK/66lNuHSe9DalzCT5aHSBhM
AKCcDE77KF+b7/uyeujjY0dBOdODJYhGBBARAgAGBQI/bimuAAoJEFv/iQKOJ5Ah
Kf4AoIFEBNeQLA3SJhawlZMVFOM4X2o0AJ9Q1x/2iJjmW65A4Wfy5U63fp58q7kB
DQQ/bijWEAQArpxAXvjCHNQxiKPHagpx/OgDBRvN/eseZzHz3N+c8iglwTSkNjcV
LiH2Bdz7+RxdRVvgjq4PUgs1+mNnY5H8Gptb0brvvW6BQHKNSE8y/rwYil3jzW6l
HruhOuYr4uiGUNbOBsJYCFpccDi2w0Z72NtPgLcUrBtNiiybHs6HPh8AAwUEAJt/
dwOOUbfDF0EodRmDJs9Brkq2TBoT/9ylxGTVH+j+1tkDOs5ByX/MoGhYyBnTbN0/
lgGq85nQgFq23hvHDZDAUfZDIArMOjYJIwP2dS7E+UTsSNgnv0/lCJ6qfgo76Rn0
fWkGyRpUKjrdvfRkCNpQu5RWxQ5ZC/hRwBrI/5guiEYEGBECAAYFAj9uKNYACgkQ
cSlUQaEJsewfJwCfWjWmrNyMVtz2MRUIqgM93sXHuUUAn2l9FUDpSPnLII1G25Sm
abfgX6Wq
=7Wqv
-----END PGP PUBLIC KEY BLOCK-----

gedit /etc/yum.repos.d/freshrpms.repo

[freshrpms]
name=Fedora Core $releasever - $basearch - Freshrpms
baseurl=http://ayo.freshrpms.net/fedora/linux/$releasever/$basearch/freshrpms/
enabled=1
gpgkey=http://freshrpms.net/RPM-GPG-KEY-freshrpms
gpgcheck=1

gedit /etc/yum.repos.d/dries.repo

[dries]
name=Extra Fedora rpms dries - $releasever - $basearch
baseurl=http://ftp.belnet.be/packages/dries.ulyssis.org/fedora/fc$releasever/$basearch/RPMS.dries/
gpgkey=http://dries.ulyssis.org/rpm/RPM-GPG-KEY.dries.txt
gpgcheck=1
enabled=1

gedit /etc/yum.repos.d/atrpms.repo

[atrpms]
name=Fedora Core $releasever - $basearch - ATrpms
baseurl=http://dl.atrpms.net/f$releasever-$basearch/atrpms/stable
gpgcheck=1
gpgkey=http://atrpms.net/RPM-GPG-KEY.atrpms
enabled=1

gedit /etc/yum.repos.d/kde.repo

[kde]
name=kde
mirrorlist=http://apt.kde-redhat.org/apt/kde-redhat/fedora/mirrors-stable
gpgkey=http://apt.kde-redhat.org/apt/kde-redhat/kde-redhat.RPM-GPG-KEY
enabled=0

[kde-all]
name=kde-all
mirrorlist=http://apt.kde-redhat.org/apt/kde-redhat/all/stable/mirrors
gpgkey=http://apt.kde-redhat.org/apt/kde-redhat/kde-redhat.RPM-GPG-KEY
enabled=0

gedit /etc/yum.repos.d/macromedia.repo

[macromedia]
name=Macromedia for i386 Linux
baseurl=http://macromedia.rediris.es/rpm/
enabled=0
gpgcheck=1
gpgkey=http://macromedia.mplug.org/FEDORA-GPG-KEY

MacBook da fuoco e fiamme!!

Dal titolo sembra un comlpimentone per le performance tecniche dei portatili della "mela mordicchiata". Effettivamente le dotazioni tecniche di cui sono dotati, soprattutto i nuovissimi processori Intel Dual Core 2 da 2.16 GHz, li piazzano tra i migliori, ma........ l'inghippo è sempre in agguato. Il problema è che non stiamo parlando di qualche diffettuccio come potrebbe essere la tastiera che si inceppa o lo schermo con qualche pixel bruciato, ma delle famigerate batterie agli ioni di litio.
Circa un anno fà già Dell, e in parte anche la stessa Apple, erano incorse in una campagna di richiamo per difetti riguardanti le suddette batterie. Il problema consisteva in una "fusione" della batteria che si surriscaldava durante il funzionamento. Alla Dell era andata molto male, visto che a causa di un suo portatile aveva preso fuoco una casa, ma ora la Apple non è da meno.
Tutto comincia nel Giugno 2006 quando un utente di MacTalk Forum, il forum australiano dedicato alla Apple, diventa proprietario di un MacBook. Pochi mesi dopo l'acquisto, circa fine 2006, se lo vede letteralmente divorato dalle fiamme. Secondo quanto riferito dallo stesso utente, la sua battera non era compresa nella capagna di richiamo effettuata da Apple.
Questa in breve la storia.

" 3.00 del mattino. Matty stà dormendo nella sua stanza, quando ad un tratto sente un sibilo simile a quello del vapore attraverso una valvola. Il cane comincia ad abbaiare e scatta l'allarme anti incendio. In un angolo, dal suo MacBook lasciato a caricare durante la notte, si alzano le fiamme!!!"

In realtà nelle settimane precedenti il computer aveva dato qualche segnale del malfunzionamento, ma il proprietario è stato costretto, per motivi di lavoro, a rimandare la visitina che aveva già pensato di fare presso la rete di assistenza.
Questa è una traduzione di quanto detto dal protagonista in QUESTA PAGINA:

"Ho notato durante le tre settimane precedenti l'esplosione che la durata della batteria si era ridotta notevolmente. Nell'ultimo periodo, infatti, l'autonomia del mio MacBook si era assestata intorno ad un'ora o al massimo un'ora e mezza di durata, rispetto alle tre ore registrate, con un funzionamento normale, pochi giorni dopo l'acquisto", ha dichiarato Matty, che poi continua aggiungendo "Inoltre ho notato, almeno un paio di volte, che l'icona della batteria mostrava una X, avvisandomi di un basso livello della carica, che semplicemente riavviando tornava normale. Avevo anche osservato, soprattutto negli ultimi giorni, un livello di carica della batteria che oscillava tra il 99% e il 100%, nonostante avessi provveduto ad un ciclo completo di ricarica della batteria."
"Puzza di plastica bruciata. La batteria si è gonfiata e ha deformato il comparto di alloggiamento. Il Macbook è fuso nella sua parte inferiore, ed in alcuni tratti risulta addirittura carbonizzato. La barra spaziatrice è fusa, sciolta. Lo schermo è stato danneggiato poco, ma le immagini si commentano da sole."

Per chi volesse vedere delle immagini del "disastro" può dare un occhio a queste: Foto 1, Foto 2, Foto 3, Foto 4.
Per chi invece fosse interessato a cosa sapere cosa accade quando esplode la batteria di un portatile può vedere il video di un esperimento condotto in laboratorio. La batteria viene messa sotto stress come avverrebbe in caso di surriscaldamento. Preparatevi al colpo e cliccate QUI. (V.M. 18 anni).

venerdì 8 giugno 2007

Configurare Sudo su Fedora

Molti si lamentano del fatto che Fedora, in classico stile RedHat, richieda ancora, per le operazioni di amministrazione e configurazione, l'accesso come utente root, mentre per esempio su Debian (leggere Ubuntu) è presente il comando 'sudo' da anteporre al comando che si vuole eseguire come utente root (amminstratore).
In realtà sudo, essendo un piccolo programma, può essere utilizzato anche su Fedora, ma è necessaria una configurazione iniziale. Niente di complesso, anzi, è praticamente un linea di codice da eseguire da console!!!
Per prima cosa avviate la console e passate come amministratore con il comando 'su'. Vi verrà chiesta la password dell'amministratore.
Ora dovete decidere a quale utente permettere l'utilizzo del comando 'sudo'. Inoltre dovete scegliere se all'uso di 'sudo' sia associato l'inserimento della password dell'utente o meno. Passiamo ad un esempio per capire meglio.
Nel caso si voglia permettere ad un utente di utilizzare 'sudo', ma obbligandolo ad inserire la sua password (quella di utente, non di root), si utilizza il comando

echo 'loginname ALL=(ALL) ALL' >> /etc/sudoers

dove loginname è il nome di login dell'utente specifico.
Nel caso invece in cui si preferisca che l'utente possa usare 'sudo', ma senza inserire alcuna password, potete usare il seguente comando

echo 'loginname ALL=(ALL) NOPASSWD:ALL' >> /etc/sudoers

dove come nel caso precedente loginname indica l'utente.
Ovviamente inutile dire che il secondo caso conviene solo se il computer è per un uso personale!!!

Roadmap Fedora 8

Appena rilasciata la versione finale di Fedora 7, e già è stata pianificata la roadmap di Fedora 8. Ovviamente le date sono tutte provvisorie, ma in teoria l'uscita dovrebbe essere prevista per il 31 ottobre 2007.
Questa la tabella:
  • 20 July 2007 - F8 Test1 development freeze
  • 1 August 2007 - F8 Test1 release
  • 20 August 2007 - F8 FEATURE freeze, F8 string freeze, F8 Test2 development freeze
  • 29 August 2007 - F8 Test2 Release
  • 17 September 2007 - F8 translation freeze, F8 Test3 development freeze
  • 26 September 2007 - F8 Test3 Release, Continual freeze. Only critical bugs fixed
  • 17 October 2007 - Final devel freeze
  • 31 October 2007 - F8 General Availability
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi QUI nella sezione Releases/Schedule del wiki ufficiale del progetto Fedora.

mercoledì 6 giugno 2007

Le distro sono donne??

Vabbè, questo è il secondo post dedicato all'argomento e penso anche l'ultimo. Se continuo a seguire questa via il blog cambia decisamente di argomento.
Siccome in questo periodo non ho tempo di installare Fedora 7, e in più pensavo di fare qualcosa molto in grande, per colmare il vuoto richiamo l'argomento trattato in precedenza.
Nessuna foto stavolta, ma solo una descrizione. Fate voi su quanto ricalchi la realtà, anche se secondo me "mediocre" è l'aggettivo più errato che si possa attribuire a Moonshine.
Comunque QUI potete trovare questo ennesimo tentativo di attribuire le distribuzioni Linux al gentil sesso.
Come al solito richiamo la descrizione di Fedora:

Fedora: Laura, la ragazza della porta accanto

E' un tipo abbastanza normale, e lo sa, ma ci tiene a sembrare speciale. Come bellezza non è niente di eccezionale, ma si trucca bene. In apparenza è bionda ma molti la ricordano qualche anno fa al liceo, quando era bruna, non molto alta e anche un po' grassottella. Ma da allora si è sottoposta ad una dieta ferrea, si è tinta i capelli e porta i tacchi alti.

E' assolutamente una maniaca del look. Qualche anno fa ha scelto il suo look, una variante del casual tendente al serio-ma-non-troppo, e si attiene rigorosamente a quello. Qualche che sia l'occasione (laurea di amici, matrimonio o perfino funerale di qualche nonno della comitiva) si veste sempre e comuque allo stesso modo.

Al primo impatto ti sembra bella e simpatica, ed è molto facile cominciare a parlare con lei. Dopo un po' ti rendi conto che è assolutamente convenzionale e anche abbastanza conformista, e che ci tiene moltissimo a piacere a quanti più possibile, indistintamente. Per questo motivo non si crea troppi problemi a essere anche un po' mediocre.

Comunque riesce ad avere successo in gruppo, e tutto sommato piace a molti ragazzi proprio per questi motivo. La sua comitiva è sempre la più grande e lei è abile in qualche modo a influenzarla. La sorella maggiore ha subodorato l'affare e ha aperto un pub. E lei, senza farsi troppo scrupoli, riesce sempre a portare la comitiva al pub di sua sorella, anzi ha fatto in modo che sia diventato un punto d'incontro. Per questo motivo, sta facendo fare affari d'oro alla sua famiglia.

lunedì 4 giugno 2007

Dotazioni Fedora 7

In un commento qualcuno mi aveva chiesto quale versione del kernel "monta" la nuova Fedora 7. Scusate della risposta in ritardo.
La dotazione attuale comprende:
  • Gnome 2.18
  • KDE 3.5.6
  • kernel 2.6.21 con supporto alla virtualizzazione KVM (Kernel Virtual Machine)
  • Xorg 7.2
Non male no??

Distribuzioni come donne??

C'e' chi ha trovato il modo di associare ad ogni distribuzione Linux una tipologia di donna, descrivendone attentamente le caratteristiche. Non staro' a ripeterle tutte (anche perche' occuperebbe troppo spazio e l'argomento esulerebbe dagli scopi del sito) ma credo che la descrizione di Fedora meriti una piccola menzione. Sottolineo che quanto riportato di seguito e' un semplice copia-incolla del sito originale che potete raggiungere cliccando QUI.

Fedora

fedora

Sembra una modella, magra alta e snella, vestita sempre Dolce&Gabbana, abiti fatti su misura in tonalità di azzurro, quando la incontrate per strada dovete guardarla, dovete seguirla con lo sguardo finché sculettando non sparisce all’orizzonte. Ma non vi lascia soli, la sua immagine continua ad apparirvi avanti agli occhi, la vostra mente non riesce a pensare ad altro e se avete la fortuna di conoscerla, parlandoci vi accorgerete che la sua passione più grande è la moda, penserete quasi che sia superficiale, una delle tante donne belle&cretine, ma sta a voi tirarle fuori il suo lato migliore ed allora capirete che Fedora non è solo apparenza ma anche sostanza. Ah … dimenticavo a letto vi farà impazzire!

sabato 2 giugno 2007

Fedora RescueCD

A differenza di quando accade con Windows, dove i cosiddetti "dischi di ripristino" avviano un'interfaccia grafica che cerca di correggere i casini fatti per bloccare il sistema (ma serve veramente fare casini??? mah!), nel caso di Fedora il rescueCD (che significa letteralmente "disco di salvataggio") non avvia simpatiche interfacce grafiche che fanno tutto da sole......sempre se poi effettivamente fanno qualcosa!!
Con un avvio da rescueCD vi viene semplicemente fornita una console con la quale, se sapete un pò dove mettere le mani (quindi non vi consiglio di usarlo se non ci sapete fare un pò) mettere apposto le magagne.
Essenzialmente il rescueCD è necessario quando sussistono problemi gravi all'avvio, cioè che riguardino il boot-loader (Grub).
In sostanza un consiglio: non mettete le mani dove non sapete, fate le cose solo se siete sicuri di quello che state facendo, e vi assicuro che il rescueCD rimarrà per sempre nel vostro raccoglitore dei CD in una bella bustina.

venerdì 1 giugno 2007

Fedora 7: cosa ne pensano gli utenti di Ubuntu?

Sul sito ufficiale italiano di Ubuntu, cioè ubuntu-it.org, per la precisione nella sezione forum, è stata aperta una piccola discussione riguardante il rilascio di Fedora 7 (il link è questo).
Molti pareri su Moonshine sono positivi, specie a riguardo della bellezza grafica e della facilità con cui è possibile installare particolari programmi (ad esempio Compiz) che su Ubuntu richiedono qualche sforzo in più.
Viene però sollevato il problema della velocità, visto che, a sentire quelli che hanno provato entrambe, Ubuntu (o più in generale Debian) è superiore rispetto a Fedora. Quindi alcuni utenti non sarebbero disposti a passare a Fedora a causa della velocità limitata dei loro computer (io ho un Athlon 2000 e non mi sembra che FC6 vada a scatti!!!).
Tirando le somme si potrebbe dire che è una bella sfida ad armi pari, destinata a concludersi con un bel pareggio!
Quindi niente vincitori nè vinti. E poi che senso ha odiarsi per un nome?? Sempre Linux è!!!

Installazione Fedora 7 da liveCD

Come per la versione 6 anche nell'ultima è possibile scaricare il liveCD con il quale è possibile provare Fedora 7 senza installare nulla.
Se poi la prova vi ha soddisfatto tanto da volerla installare potete usare sempre il liveCD con una procedura semplicissima, infatti anche in questa versione Anaconda (l'installer di Fedora) supporta questo tipo di installazione.
Il metodo più semplice e diretto è quello di cliccare sull'icona chiamata Install to Hard Drive ed il gioco è fatto.
Se per caso quest'icona non dovesse essere presente sul desktop della vostra distribuzione live, è possibile rimediare al problema andando su console e digitando il seguente comando

/usr/bin/liveinst

e come nel caso precedente partirà automaticamente l'interfaccia grafica.
L'installazione da liveCD è pienamente analoga a quella da DVD, quindi non vengono fatte "cose strane" sul vostro disco.
L'unico neo del liveCD è che ovviamente, per problemi di spazio, molti pacchetti contenuti nella versione DVD non sono presenti. Comunque quelli che ci sono bastano ed avanzano per renderla estremamente funzionale, sfruttabile ed efficente....oltre che bella!!!
Di contro però c'è il vantaggio che il live CD sono 700 Mb circa, e per chi ha una connessione lentanta, o ha poca pazzienza, quei 2 giga e 100 Mb in meno fanno molto comodo.
Fedora è inoltre avviabile ed installabile da immagine su USB (una sorta di liveCD su supporto USB), ma per fare ciò bisogna comunque avere il liveCD. Ovviamente il vostro BIOS deve supportare l'avvio da disco esterno. Se avete questa fortuna basta far partire il computer con il liveCD e collegare la chiavetta/disco esterno. Ricordatevi di non montare il supporto estraibile.
Una volta che il sistema si è avviato andate su console e digitate

/usr/bin/livecd-iso-to-stick (spazio) /path/to/live.iso (spazio) /dev/sb1

dove al posto di /dev/sb1 dovete inserire la vostra partizione dell'unità esterna.
Questa procedura non è distruttiva per i dati contenuti nel supporto estraibile, e quindi tutti i dati che erano contenuti verranno preservati.

giovedì 31 maggio 2007

Installazione Fedora 7 (Moonshine)

Adesso ha ufficialmente un nome: Moonshine. Carino no??
Comunque, ipotizzando che abbiate già scaricato l'iso adatta al vostro sistema, e che abbiate trovato finalmente la voglia di installare Fedora 7 cominciamo.
Sul sito Fedora Online è disponibile una guida davvero ben fatta, che vi guiderà passo passo nel processo di installazione. Nella guida è previsto anche il problema di dover impostare un dual-boot con un'installazione preesistente di Windows.
La presenza di moltissimi screenshot che vi permetterà di evitare brutte sorprese quando sarete nei passaggi fondamentali (es. partizionamento del disco).
La guida è raggiungibile QUI.

Un sentito ringraziamento và a robyduck, cioè l'autore di questo prezziosissimo strumento, utile sia agli utenti che si avvicinano per la prima volta a Linux, ma anche per chi ne sà già qualcosa ma non vuole rischiare di combinare danni al proprio sistema.

Non mi resta che augurare buona installazione a tutti!!!

Mirrors Fedora 7

Anche se non conveniente, specie nel primo periodo successivo al rilascio, le iso di Fedora 7 possono essere scaricate anche dai diversi mirrors sparsi per il mondo.
La lista completa dei mirrors ufficiali la potete trovare qui.
Bisogna ricordarsi che terminato il download è preferibile controllare che il SHA1SUM calcolato sul file scaricato coincida con quello ripportato nel file scaricabile assieme all'iso. Per una guida sul calcolo di tale valore si può tranquillamente seguire quanto descritto qui per il download della Fedora Core 6.

Rilasciata Fedora 7

31 maggio, ore 16.00. Finalmente è stata rilasciata l'ultima versione della nostra amata distribuzione. Tutte le iso di Fedora 7 sono ora disponibili, sia via torrent che su mirror.
Neanche a dire che per il momento è tutto saturo, e l'unico modo per scaricare con un pò di velocità e sicurezza è via torrent.
L'indirizzo dove si possono trovare i link è il solito http://torrent.fedoraproject.org/.

Buon download a tutti, e ricordatevi che le donne che si fanno aspettare sono le più belle!!!

mercoledì 30 maggio 2007

Giudizi su Fedora 7

In questo blog potete trovare la classifica dei sistemi operativi (personale) stilata da un blogger. Indovinate un po' chi vince??? Comunque, per consolare gli utenti di Ubuntu, la Feisty Fown viene giudicata al secondo posto.
La classifica la potete trovare qui.
Lasciate pure un giudizio, ma secondo me sembra molto ben fatta, e ve lo dice uno che non e' di parte (???).

martedì 29 maggio 2007

Anteprima del nome

Come per le precedenti versioni, anche Fedora 7 (che già si differenzia per l'assenza di Core) avrà un nome. La scelta è stata svolta per scelta degli sviluppatori attivi della comunità (quindi non tutti potevano votare!!).
Le votazioni si sono chiuse il 25 maggio, e i nomi più gettonati erano:
  • Lee
  • Sherman
  • Nothing
  • Cylon
  • Moonshine (favorito)
  • Siegfried
Ora resta da vedere il vincitore!!!

lunedì 28 maggio 2007

Il primo worm di Open Office

Open Office, un ottimo e open-source sostituto del più blasonato Microsoft Office, è stato per la prima volta colpito da un virus worm.
Noto come SB/Badbunny-A, colpisce la piattaforma open source su macchine Windows, Linux e Mac, e utilizza le routine di scripting di OpenOffice per scaricare un'immagine di un uomo vestito da coniglio con una donna in abiti succinti.
Il virus ha comunque una bassa pericolosità e inoltre appena creato è stato inviato dai suoi stessi autori alla Sophos (l'azienda che sviluppa e distribuisce Open Office).
Per ulteriori informazioni ci si può recare qui.

Fedora 7 slitta

L'uscita della nuova e attesissima release di Fedora è slittata a causa di problemi con l'unione tra Core ed Extra. Prevista per il 24 maggio si dovrà aspettare il 31 maggio (secondo la release schedule ufficiale) prima di vedere il nuovo gioiellino.
Il 24 maggio è comunque stata rilasciata una versione test 4 (cosa mai avvenuta) con la quale si richiede l'aiuto dell'intera comunità per scovare bug ed anomalie. Inutile dire che per l'utente medio le versioni test non sono consigliate a causa di possibili problemi di stabilità.

La versione 7 presenta un grande passo avanti rispetto alla politica mantenuta per le release precendenti. Se in passato era presente la componente Core (che era effettivamente il sistema operativo) e quella Extra (contenente tutti i pacchetti addizionali ufficiali), ora tutto è stato unito.
La grafica è inoltre migliorata, il supporto per l'hardware (specie le schede video a causa delle necessità di supportare AIGL) è stato ampliato, l'accessibilità alle risorse del computer è stata ancora più semplificata (specie con Gnome), ecc......
Lo scopo di tutto ciò: competere con rivali ben più diffuse (anche se non ne capisco il motivo), come per esempio Ubuntu.

Se qualche temerario velesse installare la test 4 può recarsi a questi indirizzi:
mirrors
torrent (consigliato)

Chi invece si accontenta di alcuni screenshot ecco un buon indirizzo.

giovedì 29 marzo 2007

Fedora Core 6 : Il download

Ovviamente tutto inizia con il download delle iso dei diversi dischi, sia che si voglia un'installazione da dvd sia da cd.
I link, divisi in base all'architettura, dove si possono trovare le iso sono:

x86 (32-bit, most Intel and AMD processors - Most users)
x86_64 (64-bit, AMD64 and EM64T)
PowerPC (32-bit and 64-bit Mac, 64-bit pSeries)

Terminato il download bisogna fare attenzione a controllare il checksum SHA1, cioè un valore calcolato in base al contenuto del file. Grazie a questo controllo si può sapere se il file scaricato è corrotto o no......il chè fa sempre comodo!!!
Per il calcolo del checksum sono presenti diversi software in rete. Per Windows un esempio è XCSC (eXpress CheckSum Calculator), mentre in Linux è sufficiente scrivere su console il comando

sha1sum -c SHA1SUM

assicurandosi di essere nella cartella dove si sono scaricati i files (iso e SHA1SUM).
Durante il calcolo il computer lavora parecchio, quindi non bisogna arrestare subito pensando che si sia tutto "imballato".
Nel caso di Windows il valore ottenuto dal calcolo và confrontato a mano (almeno per quanto ne so io!), mentre nel caso di Linux automaticamente su console apparirà il nome del file iso seguito dalla scritta OK se la verifica del codice è corretta.

Buon download a tutti.

AIGLX su Fedora Core 6

Alcuni video di cosa può fare Fedora Core 6 con il supporto AIGLX attivato. Per gli effetti 3D nel primo caso viene utilizzato Beryl, mentre nel secondo caso Compiz, ma come vedrete sono quasi la stessa cosa.
La differenza stà nel fatto che Beryl, attualmente, è molto più semplice da configurare rispetto a Compiz.
Compiz, di contro, è già presente tra i pacchetti dell'installazione e, se si possiede una scheda che supporta l'AIGLX, l'attivazione è semplicissima. Da Gnome è sufficiente usare il menù in alto con la sequenza System --> Preferenze --> Effetti desktop ed attivarli dall'interfaccia grafica che si avvia (dopo aver spuntato entrambe le caselle!!).
L'installazione di Beryl non è molto più complessa, si può usare direttamente yum da console con il comando

yum install beryl

e verranno installati delle interfacce grafiche. La più importante è Beryl-manager che farà comparire un'icona sulla system tray in alto, e cliccando due volte su questa si entra nel menù di configurazione di Beryl.
Con Beryl viene installato il suo windows decorator ufficiale, cioè Emerald. La l'interfaccia di configurazione di quest'ultimo può essere raggiunta dal menù con la sequenza System --> Preferenze --> Più preferenze --> Emerald Theme Manager.
Di "serie" Beryl non viene impostato all'avvio di Gnome, quindi è necessario inserirlo tra i programmi in "esecuzione automatica". Per fare ciò torniamo sulla console e scriviamo

gnome-session-properties


e poi nell'interfaccia selezioniamo il tab Avvio Programmi e clicchiamo su Aggiungi. Nella voce Comando di avvio si deve inserire beryl-manager.
A questo punto ad ogni avvio della sessione Beryl sarà lanciato automaticamente.